Il Sismabonus quest’anno rientra nel Decreto Bilancio 2020 e permette la detraibilità di interventi sugli edifici antisismici. La Circolare n. 24/E del 8 agosto 2020 dell’Agenzia delle Entrate specifica chiaramente che i limiti di detraibilita’ delle spese sono pari a 96.000 euro all’anno. 

Nell’ambito dei lavori di ristrutturazione rientrano tra le opere detraibili anche le spese sostenute per effettuare interventi antisismici, con particolare attenzione alle attività di messa in sicurezza degli edifici.

Quando è stato introdotto il SISMABONUS?

Il Sismabonus è stato introdotto con il D.Lgs 63/2013 per gli interventi di adozione di misure antisimiche. Il decreto ha  aumentato le detrazioni ai contribuenti (privati e società) e reso più specifici i requisiti per chi volesse usufruirne.

Dal 2017 i benefici della detrazione si sono estesi anche agli immobili in zona sismica 3 e le agevolazioni sono state rivolte anche alla seconda e terza casa.

Fino a che importo arriva la detrazione da Sismabonus?

La percentuale e la tipologia di detrazione dipende dalla zona in cui si trova l’immobile (classi di rischio sismico) e dalle caratteristiche dell’edificio.

Per le spese sostenute tra il 1 gennaio anno 2017 e il 31 dicembre 2021 la detrazione sismabonus può arrivare fino all’85% e può essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.

Con l’entrata in vigore del D.Lgs 34/2019 è stata data l’opportunità di scegliere anzichè la detrazione, un contributo equivalente sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore dei lavori antisismici.

Dal 2017, inoltre, è stata prevista una detrazione sotto forma di credito per l’acquisto di case che si trovano in zone classificate a “rischio sismico 1, 2 e 3”.

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